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    Ubichinone o ubichinolo, qual è la forma migliore di Q10?




    Il Q10 non è solo Q10

    Molte persone che assumono quotidianamente un integratore di Q10 non sono consapevoli del fatto che in realtà esistono due forme del coenzima, l'ubichinone e l'ubichinolo. Q10 Gold contiene ubichinone. Il motivo è semplice: praticamente tutta la scienza esistente si basa su questa forma.

    Uno degli integratori che ha guadagnato più popolarità negli ultimi anni è il coenzima Q10, un composto simil-vitaminico. Lo assumiamo tramite alcuni alimenti che ingeriamo, e anche il nostro corpo può sintetizzarlo. La produzione endogena di Q10 raggiunge il picco intorno ai vent’anni, quando inizia a diminuire; tuttavia, per compensare la minore produzione legata all’età, in molti scelgono di assumere un integratore.

    In questo caso, vale la pena di prendere in considerazione un prodotto come Q10 Gold. Le capsule contengono coenzima Q10 e vitamina B2 di qualità farmaceutica, che riducono la stanchezza e l'affaticamento e aiutano a preservare i normali livelli di energia.

    Il corpo, per scopi diversi, può utilizzare sia l'ubichinone che l'ubichinolo, convertendo una forma nell’altra. Questo processo avviene automaticamente, senza che ce ne accorgiamo.

     

    L'ubichinone è più documentato

    Q10 Gold, il primo preparato a base di coenzima Q10 ad essere stato commercializzato in Europa, contiene ubichinone. La ragione, come accennato,  è di natura scientifica: la quasi totalità delle ricerche esistenti sul coenzima Q10 viene infatti condotta utilizzando la forma dell’ubichinone, il che lo rende la scelta più razionale.
     
    Nel corso degli anni, sono stati condotti dei test per confrontare le due forme di Q10; l’obiettivo era capire se l'organismo riuscisse ad assorbire più facilmente l'ubichinolo, ma i risultati non sono stati convincenti. L’ubichinone rappresenta quindi l’opzione più sicura, sia per i consumatori che per la comunità scientifica.

     

    Raccomandato da un nuovo rapporto scientifico

    Un nuovo rapporto scientifico, recentemente apparso sulla rivista specialistica Current Cardiology Reports, si è appena aggiunto alla crescente quantità di studi a favore dell'ubichinone. Gli scienziati che hanno stilato il rapporto hanno confermato, sulla base della letteratura esistente, come l’ubichinone sia nettamente preferibile all’ubichinolo in termini di efficacia.

     

    Assicurati di scegliere la forma giusta di Q10

    Nonostante la documentazione scientifica a supporto, assumere un integratore a base di ubichinone non è sufficiente per ottenere gli effetti del coenzima: molti dei preparati in commercio vengono realizzati con la forma ossidata del Q10, ma non hanno alle spalle studi che ne documentino qualità ed effetti. Uno dei preparati più documentati al mondo è il Q10 Gold: ad oggi, sono stati condotti con successo più di 75 studi sull'uomo con il preparato di Pharma Nord.

    Ventisei di questi studi sono definiti come “gold standard”, ovvero sono stati condotti secondo i parametri clinico-scientifici più affidabili: particolare importanza, per la vastità e l’accuratezza dei risultati, rivestono gli innovativi KiSel-10 (2013, International Journal of Cardiology) e Q-Symbio (2014, JACC, Heart Failure).