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    Rallentare l’invecchiamento si può, con selenio e Q10




     

    Il processo di invecchiamento umano può ora essere rallentato

    Uno studio completamente nuovo condotto da scienziati svedesi e norvegesi dimostra che è possibile mantenere in vita più a lungo le cellule dell'organismo assumendo una combinazione di selenio e coenzima Q10.

    Tutte le cellule del corpo hanno una data di scadenza, ma secondo un nuovo studio condotto da un team di scienziati svedesi e norvegesi e pubblicato sulla rivista scientifica Nutrients, tale data può essere posticipata.

    In questo studio, i ricercatori hanno esaminato la lunghezza dei cosiddetti telomeri, un metodo riconosciuto e comunemente usato per determinare quanto tempo occorra prima che una cellula muoia.

     

    Telomeri più lunghi grazie al selenio e al Q10

    Tramite la somministrazione giornaliera di integratori di selenio e coenzima Q10 o di un placebo corrispondente ad un ampio gruppo di uomini e donne, sani e di età avanzata, per un periodo di cinque anni, gli scienziati, confrontando i due gruppi, hanno potuto riscontrare una netta differenza.

    I telomeri dei partecipanti che avevano ricevuto i due preparati attivi, SelenoPrecise e Q10 Gold, risultavano più lunghi rispetto a quelli del gruppo che aveva ricevuto il placebo. In altre parole, questi due integratori sono stati in grado di posticipare la data di scadenza delle cellule e ciò può avere un impatto significativo sul processo di invecchiamento di una persona.

     

    Logorio delle cellule rallentato

    I telomeri sono capsule protettive poste alle estremità dei filamenti di DNA. Si potrebbero paragonare alle estremità cilindriche plastificate delle stringhe delle scarpe, che ne impediscono lo sfilacciamento. Ogni volta che una cellula si divide, i telomeri si accorciano e, quando risultano completamente consumati, il filamento di DNA si disfa e la cellula muore.

    Sembra che il minerale selenio e il composto simil-vitaminico coenzima Q10 siano in grado di proteggere i telomeri e di rallentare il logorio che li consuma.

     

    Stress ossidativo e infiammazione

    Il ricercatore a capo dello studio, il professor Urban Alehagen, cardiologo presso l'ospedale universitario di Linköping in Svezia, afferma: "noi esseri umani siamo esposti ad un processo di invecchiamento accelerato, per il quale l’incremento di stress ossidativo e di infiammazione risultano catalizzanti, soprattutto se si presentano bassi livelli di selenio e Q10. Se le persone con un basso livello di questi due composti ne aumentassero l'assunzione attraverso gi integratori, potrebbero rallentare il proprio processo di invecchiamento".

    Lo studio attuale è stato condotto analizzando i campioni di sangue che i ricercatori hanno raccolto dai 443 partecipanti a intervalli regolari nell'ambito dello studio KiSel-10, durato cinque anni. Da quando lo studio è stato pubblicato nel 2013, più di 50.000 campioni di sangue sono stati analizzati sistematicamente dagli scienziati al fine di comprendere come il selenio e il coenzima Q10 influenzino l'organismo a livello cellulare.

     

    Contrastare le alterazioni biologiche

    A seguito di questo studio condotto minuziosamente, gli scienziati sono riusciti a produrre oltre 20 studi di approfondimento, in cui hanno esaminato diversi biomarcatori per analizzare come il selenio e il coenzima Q10 contrastano le alterazioni biologiche che normalmente si verificano come parte naturale del processo di invecchiamento

    Nello studio attuale i ricercatori si sono concentrati sulla lunghezza dei telomeri e hanno dimostrato quanto appurato in tutti gli studi precedenti, ossia che la combinazione di selenio e coenzima Q10 aiuta gli anziani a preservare un livello elevato di salute e qualità della vita.

     

    Carenza diffusa di selenio

    Il professor Alehagen afferma: "abbiamo esaminato numerosi marcatori e abbiamo constatato che esiste una relazione tra l'assunzione di selenio e l'età biologica".

    L'assunzione media di selenio in gran parte dell'Europa risulta relativamente bassa, in quanto il selenio è presente nei terreni agricoli in misura nettamente inferiore rispetto ad altre parti del mondo.

    Gli studi dimostrano che abbiamo bisogno di assumere più di 100 microgrammi di selenio al giorno per mantenere una salute ottimale, ma l'assunzione nella nostra parte del mondo risulta essere inferiore alla metà.

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