Circa il 60-70 per cento dei bambini e dei giovani italiani sta sviluppando insufficienti quantità di vitamina D perché passa troppo tempo in ambienti chiusi. La Società Italiana di Pediatria ha diverse preoccupazioni in merito a questa tendenza che dovrebbe suscitare sicuramente alcuni dubbi anche in altri Paesi.
Un numero allarmante di giovani italiani ha livelli talmente bassi di vitamina D da essere fonte di grande preoccupazione. Il 60-70 per cento dei bambini e degli adolescenti italiani è carente di vitamina D per un livello che varia da moderato a grave. La Società Italiana di Pediatria confessa di essere preoccupata in merito a questa tendenza che dovrebbe suscitare decisamente alcuni dubbi anche in altre nazioni europee, considerando il fatto che, rispetto a molte altre aree dell'Europa, in Italia è più facile esporsi alla luce solare.
Mancanza di luce solare
"Soddisfiamo solamente il 10% circa del nostro fabbisogno di vitamina D con l'alimentazione," afferma Giuseppe Saggese, Coordinatore Scientifico della Federazione Medici Pediatri. "La restante percentuale è sintetizzata nel momento in cui esponiamo la nostra pelle alla luce solare." Questa è la causa del problema, poiché i bambini ed i giovani italiani riservano troppo tempo alle attività svolte in spazi chiusi e non ottengono abbastanza luce solare.
L'obesità contribuisce
La vitamina D è liposolubile e viene immagazzinata nel tessuto adiposo. Fermandosi qui, non raggiunge tutti i tessuti e gli organi che dipendono dalla vitamina D, ossa incluse. Un terzo della popolazione italiana in età evolutiva è obeso/in sovrappeso, mentre non va molto meglio per la popolazione adulta in cui poco meno del 60% è in sovrappeso.
Importante per la crescita e lo sviluppo
Effettivamente, è estremamente importante sviluppare quantità sufficienti di vitamina D sin dai primi anni di vita, perché la sostanza nutritiva contribuisce alla normale crescita ed al regolare sviluppo del tessuto osseo nei bambini. La formazione dello scheletro inizia nella 15esima settimana di gravidanza. Un recente studio effettuato su 2.500 neonati danesi ha dimostrato che il 50% del gruppo era carente di vitamina D alla nascita, indicando che le loro madri presentavano quantità insufficienti della sostanza nutritiva nel sangue nel corso della gravidanza.
Fonte: Effekt av vitamin D-tilskudd på 25(OH)D status (André Colin Klæboe Baumann), Università di Oslo, Luglio 2013.
Perchè le D-Perle hanno una biodisponibilità maggiore
La vitamina D è liposolubile, pertanto la sua assimilazione viene ottimizzata nel momento in cui è ingerita con grassi od olio. Le D-Perle contengono 5 microgrammi (200 IU) di vitamina D3 biologicamente attiva nella versione per bambini e 25 microgrammi (1.000 IU) nella versione per adulti (D-Perle 1000). La sostanza è stata dissolta in olio d'oliva di alta qualità in modo da garantire un'assimilazione efficace nel sistema digestivo.
Le D-Perle sono testate da scienziati presso l'Università di Oslo, Norvegia. I ricercatori hanno somministrato dosaggi diversi a due gruppi di atleti ed hanno rilevato che sia la dose ridotta che la dose elevata sono state assorbite adeguatamente.
Importante per le difese immunitarie
Le funzioni della Vitamina D nel corpo umano sono molto varie. Oltre a contribuire alla regolare formazione ossea ed alla divisione cellulare/specializzazione cellulare, la vitamina D aiuta a mantenere una normale funzione immunitaria. La sostanza nutritiva contribuisce anche alla conservazione della normale dentatura e dei normali livelli di calcio nel sangue.